Voti alti in pagella per la Società della Salute Mugello. Che risulta la seconda migliore SdS della Toscana. Lo si ricava da una recente delibera regionale che recepisce l'analisi e le valutazioni elaborate tramite il Mes, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, per conto della Regione, che ha passato sotto la lente d'ingrandimento tutte le attività svolte dai singoli direttori delle SdS toscane con un sistema di valori di riferimento per valutare il raggiungimento degli obiettivi rispetto al 2010. Attraverso l'analisi comparata di 7 obiettivi - gestione informazioni, produttività e appropriatezza, sanità d'iniziativa, umanizzazione e soddisfazione, integrazione socio-sanitaria, sistema di valutazione, regolamenti e obiettivi locali - e 17 indicatori - tra cui tasso di dimissione con attivazione di assistenza domiciliare, soddisfazione complessiva dei servizi distrettuali, tempo di erogazione prestazione per la non autosufficienza, regolamento di organizzazione interna e regolamento di accesso ai servizi - l'autorevole laboratorio pisano ha valutato i rendimenti di 24 SdS toscane e quella del Mugello ha ottenuto risultati lusinghieri, tanto da piazzarsi in 2° posizione. A spingere in alto la SdS del Mugello sono stati in particolare i punteggi relativi ai servizi di assistenza domiciliare e quelli per la non autosufficienza, al giudizio sulla soddisfazione complessiva sui servizi distrettuali e ai regolamenti di organizzazione interna e di accesso ai servizi.
Soddisfazione da parte della presidente della SdS Mugello Ida Ciucchi: "Fin dall'inizio, quand'era zona sperimentale, la nostra Società della Salute ha puntato nel "fare rete", tra comuni e non solo, per creare un sistema di servizi gestiti in forma associata, per offrire ai cittadini residenti in Mugello, indipendentemente dal comune di residenza, parità di accesso e trattamento, stessi standard e omogeneità nelle prestazioni -sottolinea la presidente della SdS Mugello Ida Ciucchi -. Un lavoro certamente non semplice che alla fine ha portato a definire da una parte un regolamento per l'organizzazione interna della struttura e delle attività e dall'altra un regolamento comune d'accesso ai servizi sociosanitari: stesse procedure e regoli comuni, che si traducono in uguale accesso e gestione dei servizi per i cittadini che abitano nel nostro territorio, dall'Alto Mugello fino a Dicomano - aggiunge -. Due risultati significativi che ci hanno valso la valutazione massima, frutto di un'esperienza maturata con la sperimentazione e poi negli anni consolidata, con la strutturazione di progetti, come quello sulla non autosufficienza, che sono stati presi a modello e adottati a livello regionale. Ed anche questo - conclude la presidente Ciucchi - è motivo d'orgoglio".