Domani alle 17.00 nella sala del consiglio si apre la mostra nell'ambito del progetto "Segnali - fra regole e libertà"
TUTTO PRONTO A DICOMANO PER LA MOSTRA DI CLET
Domani alle 17 nella sala del consiglio si apre la mostra nell’ambito del progetto “Segnali-fra regole e libertà”
Tutto pronto a Dicomano per la mostra diffusa di Clet. Sarà inaugurata domani, sabato 31 gennaio alle 17 nella sala del Consiglio Comunale di Dicomano il progetto “Segnali – fra regole e libertà”. Il progetto comprende una mostra diffusa delle opere di un artista molto amato, Clet Abraham. In tutto sono 75 i segnali “trasformati” dall’artista con particolari sticker. Clet ha sistemato da solo tutti i segnali, spostandosi in bicicletta dal capoluogo alle frazioni.
“Clet è un artista contemporaneo che con la sua arte di strada ci costringe a riflettere sulla necessità di desacralizzare le regole – afferma il Sindaco di Dicomano Stefano Passiatore - e ci spinge a chiederci quanto l’eccessiva produzione di queste ci porti a deresponsabilizzare i cittadini”.
Clet, geniale artista molto amato e conosciuto a livello internazionale negli ultimi anni si è interessato particolarmente sulla realizzazione di interventi urbani, i più noti fra questi sono i segnali stradali, “modificati” grazie a particolari sticker che diventano vere e proprie opere d’arte, non modificandone la leggibilità. I suoi interventi mettono l’accento sulla produzione sempre maggiore di segnaletica che rischia di non sollecitare la responsabilità della persona, che si ritrova a dover passivamente seguire delle regole imposte. La mostra sarà diffusa su tutto il territorio comunale e l’applicazione non comporterà la sospensione dell’effetto della segnaletica. I cartelli modificati non saranno danneggiati perché l’intervento sarà reversibile essendo realizzato tramite un semplice sticker. Non saranno coinvolti nella mostra i cartelli in punti particolari del paese come incroci pericolosi.
"Dicomano è il primo comune che mi invita ufficialmente a lavorare sui cartelli stradali dell'intero paese (dopo aver realizzato un intervento circoscritto nel Comune di Calenzano) – spiega proprio Clet Abraham - . Oltre ad essere una soddisfazione personale, è una vittoria contro le pigre zavorre di chi, per comodità o per semplice ottusità, non vorrebbe cambiasse niente. È la vittoria invece di chi si impegna sinceramente per migliorare la propria esistenza e il proprio paese, perché, una società e le sue regole hanno il vitale bisogno di potersi trasformare per fare fronte alle nuove sfide contemporanee. Credo sia quello il messaggio che il sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore, abbia voluto rivendicare oggi”.
Se la mostra sarà l’elemento centrale del progetto sull’argomento sarà organizzato un convegno ed unito a questo lezioni di educazione stradale dedicate ai ragazzi che frequentano la terza media.
In particolare al convegno, che inizierà subito dopo l’inaugurazione della mostra, parteciperanno, naturalmente, oltre agli amministratori locali, Clet Abraham, Paolo Baldini comandante della Polizia Locale dell’Unione Mugello, Gaspare Polizzi, Presidente Biblioteca Filosofica ed editorialista del Corriere Fiorentino e Sandra Mantelli, Psicologa Officine di Strada.
Il percorso si concluderà nel mese di maggio con un intervento da parte della Polizia Locale del Mugello nelle classi terze medie volto a sollecitare l’attenzione al rispetto delle regole trasmesse dalla segnaletica stradale e alla necessità di avere un atteggiamento proattivo nei confronti dei pericoli legati alla viabilità.
"Con questo progetto – conclude - Giulia Fossi Vicesindaco ed Assessore alla Cultura di Dicomano - cerchiamo di tenere insieme, intorno a un binomio particolarmente stimolante come quello norma-libertà, vari piani artistico, giuridico, filosofico e pedagogico. L'obiettivo è offrire alcuni spunti di riflessione nella cittadinanza, soprattutto più giovane; vogliamo provare a innescare un pensiero critico sul valore della libertà personale, sul rapporto tra la produzione della regola e la sua esecuzione, sulla relazione fra il rispetto della norma e la sua trasgressione. La presenza di Clet coi suoi interventi provocatori – conclude - ci permetterà di focalizzare l'attenzione su questi aspetti, spesso trascurati, proprio a partire dall'arte".
Segnaliamo infine che i cartelli stradali modificati non hanno valore perché non sono autografati da Clet e fatti con un adesivo diverso rispetto a quello che l’artista usa normalmente.
DICOMANO 30 GENNAIO 2014